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1. Dietro casa...

2. Toscana, Umbria, Marche

Firenze-Siena-Montepulciano-Assisi-Gubbio-Urbino-Rimini. Km.: 550 - giorni: 6 - Periodo: Maggio

Prima Parte

I tappa: Firenze-Siena - 60 km.
Per la precisione questa prima tappa inizia da Prato. E' questa infatti la destinazione piu' comoda per raggiungere Firenze trasportando la bici sul treno, almeno per chi viene da nord. Piu' comoda soprattutto quanto ad orari. Un locale per Prato parte da Bologna nel primo pomeriggio. Raggiungo Bologna in sella alla bici, naturalmente, aggiungendo cosi' una trentina di km. al totale del giorno. Arrivo a Prato verso le due e mezza, il che' significa che mi devo affrettare se non voglio arrivare a Siena troppo tardi. Oltretutto, devo attraversare Firenze, il che', prevedo, non sara' per niente facile. E' solo perche' la fortuna a volte sta' decisamente dalla parte degli incoscienti che questa prima giornata non si trasforma in un disastro. Dopo pochi chilometri infatti incontro un altro ciclista che mi indica la via per Firenze. Seguendo le sue indicazioni arrivo diritto sul Lungarno, ma mi rendo anche conto che senza l' aiuto ricevuto avrei probabilmente girato in tondo per Prato tutto il giorno. Una volta giunto in centro a Firenze, trovare la via per Siena e' piu' facile. Si lascia la citta' da Porta Romana e si prende la direzione di Galluzzo. Ben presto mi trovo a pedalare ai piedi della Certosa. A questo punto, impossibile sbagliare: mi lascio alle spalle il colle dominato dall' imponente storico edificio, infilo il sottopassaggio dell' A-1, e mi ritrovo nella rotonda di fronte al casello, dove parte la superstrada per Siena. Da qui prendo la Chiantigiana, e, giunto a Tavarnuzze, svolto a sinistra per iniziare la salita verso Impruneta. Poiche' ho attraversato Firenze rapidamente e senza problemi, l' ora non e' avanzata e il caldo sulla salita si fa sentire. Davanti, sulla bici, ho solo due rapporti (53 e 42) e dietro... i bagagli. L' idea e' che se riesco ad arrivare all' Impruneta senza problemi, possso continuare il viaggio, altrimenti... sono in tempo a prendere il treno per tornare a casa. Sara' la vista magnifica che si apre alla vista man mano che si sale, fatto sta' che arrivo in cima senza penare troppo. Piu' arduo e' trovare la strada giusta da qui in avanti. Quella che cerco io passa per il Passo dei Pecorai per arrivare a Greve, e, dopo una discesa, procede in piano con lunghi tratti ombreggiati. Quella per Strada, (nonostante il nome), sono deciso ad evitarla, in quanto significa salire ancora quasi sempre sotto il sole... Una volta trovata la strada giusta procedo speditamente fino oltre Greve, dove mi aspetta una seconda salita, quella che porta a Panzano. A quest' ora il caldo non da piu' fastidio, e sono in cima forse anche troppo in fretta, considerato che i paesaggi qui attorno sono tra i piu' belli del Chianti. Quando pero' gia' penso che Siena sia a tiro, mi trovo nei guai proprio nella salita di Castellina, la terza della giornata. Le due salite precedenti, che sembravano superate senza conseguenze, cominciano a fare sentire i loro effetti. Il fatto di non poter mettere un rapporto piu' agile comincia a logorare rapidamente gambe e nervi... al punto che, giunto finalmente a Castellina, mi metto a cercare un posto per concludere qui la tappa. Le circostanze decidono per me: a Maggio nel Chianti non si trova nulla arrivando all' ultimo minuto. Per fortuna nel frattempo mi sono un po' ripreso, e la strada per Siena e' un discesa. Arrivo comunque piuttosto tardi, ma qui, dopo una breve ricerca, riesco a trovare una camera

II tappa: Siena-Montepulciano - 65 km.
Questa tappa, in realta', e' terminata a Chianciano, ma su questo tornero' piu' avanti. Anche Siena, naturalmente, ha una Porta Romana, ed e' attraverso di essa che lascio la città per riprendere il mio viaggio. La valle dell' Arbia, nella quale scende la via Cassia, e' stupenda in questo mattino di Maggio, anche se l' aria e' alquanto frizzante partendo così in discesa. La veduta di Siena e' particolarmente suggestiva a quest' ora, ma si trova nella direzione opposta, guardare indietro non e' il sistema migliore di affrontare una discesa. La via Cassia prosegue pianeggiante fino oltre Buonconvento, e poi sale per raggiungere S. Quirico d' Orcia. La salita non è proibitiva, ma e' completamente sotto il sole. Solo a S. Quirico si puo' trovare rifugio alla calura nelle strette viuzze, o, ancora meglio, nel parco rinascimentale degli Orti Leonini, o nella fresca penombra della Collegiata romanica. La strada che da S. Quirico raggiunge Pienza attraversa uno dei paesaggi piu' conosciuti delle crete senesi, cosa nota a tutti per cui non aggiungo altro se non consigliare a coloro tra i "tutti" che non l' hanno ancora fatto di percorrerla una volta anche in bici. Pienza in Maggio appartiene ai turisti, come si puo' immaginare, che vengono qui da ogni parte del mondo. In questa stagione si vedono anche molti ciclisti, anche questi per la maggior parte stranieri. Non manca molto per arrivare a Montepulciano, dove ho previsto di sostare, e non avrei alcuna fretta di partire, anche per evitare di pedalare nelle ore piu' calde del giorno. Ma nel pomeriggio si leva una brezza rinfrescante, e in cielo compare qualche nuvola, offrendo la possibilita' di pedalare di tanto in tanto all' ombra. La strada per Montepulciano presenta solo lievi saliscendi ma si snoda praticamente tutta "in quota" sulle colline che separano la valle dell' Arbia dalla Val di Chiana, per cui le temperature sono decisamente piu' gradevoli. Le ripide strade di Montepulciano mi costringono a mettere piede a terra. Poiche' a quanto pare nell' albergo dove mi rivolgo sono disposti ad offrire ospitalita' solo al sottoscritto ma non alla sua fedele cavalcatura, stanco a mia volta di spingere la suddetta a mano su e giu' per le viuzze che collegano i successivi livelli della cittadina medioevale, decido di proseguire per Chianciano, che dista solo cinque-sei chilometri oltretutto quasi tutti di discesa, immaginando che nella cittadina termale la ricerca di un posto per dormire presenti meno problemi. E infatti qui c'e' solo l' imbarazzo della scelta: la maggior parte degli hotels sono aperti, e, poiche' la stagione termale non e' ancora al pieno, praticamente tutti hanno posti disponibili.

III tappa: Montepulciano-Assisi - 90 km.
Il giorno successivo comincia ancora con una discesa, questa volta verso Chiusi. La vista spazia sulla Val di Chiana, con i laghi di Montepulciano, di Chiusi, e piu' lontano, il Trasimeno, che rispecchiano la luce radente del mattino. Prima di entrare a Stazione di Chiusi imbocco a sinistra la statale che porta al Trasimeno. La strada diritta, larga e pianeggiante, quasi senza traffico, invita a forzare il passo. Giunto in prossimita' del lago, lascio la statale per seguire la sponda meridionale. In cima ad un breve strappetto si apre una vista magnifica sul lago e le colline circostanti. Proseguo in direzione di Magione, e giunto ai piedi del colle sul quale sorge la cittadina, giro a destra in direzione di Perugia. Qui le cose cominciano a farsi confuse. Tutte le indicazioni ora portano alla superstrada, che ovviamente e' off-limits per me, quindi devo navigare a vista. Fortunatamente la vecchia strada costeggia per lo piu' la superstrada, che a volte pero' scompare dentro qualche galleria. I problemi comunque sono appena cominciati. Per arrivare ad Assisi evitando la superstrada bisogna per forza attraversare Perugia. Con tutte le sue qualita', Perugia per i ciclisti e', in una parola, un incubo. Salite ripide (tutte con almeno un semaforo), traffico, e pianta urbana che passa dall' etrusco al medioevale saltando a piedi pari la razionalita' romana. Non chiedetemi come ho trovato la strada per Assisi, tutto quello che so' e' che passa dalle parti dell' ospedale. Comunque, quando finalmente vedo aprirsi davanti a me la valle Spoletana, e vedo finalmente apparire, inconfondibile, la citta' di S. Francesco adagiata ai piedi del Monte Subasio, mi butto sulla ripida discesa che sembra condurre in quella direzione. Giunto a Ponte S. Giovanni, incontro ancora qualche difficolta' a trovare l'uscita dalla zona industriale. Poi, dopo aver giocato un po' a rimpiattino con la superstrada, giunto a Ospedalicchio, devio a sinistra e finalmente mi trovo sulla strada che, lasciando sulla destra Bastia Umbra, e tagliando fuori la superstrada, conduce dritta verso Assisi.

Seconda Parte

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Pienza: Via dell' amore

Pienza: Via dell' amore


Pienza: Piazza Piccolomini

Pienza: Piazza Piccolomini


Pienza:ancora la Piazza con la chiesa del Rossellino

Pienza:ancora la Piazza con la chiesa del Rossellino


Veduta di Montepulciano

Veduta di Montepulciano


Il Lago Trasimeno al tramonto

Il Lago Trasimeno al tramonto

Il Lago Trasimeno al tramonto






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