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FRANCIA
1.
Valle della Loira
Blois-Tours-Chinon-Chenonceau-Blois.
Km.: 480 -giorni: 6- Periodo: Agosto
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La Valle della Loira e', naturalmente, quella dei castelli, ma non solo, per fortuna, anche perche' i castelli in questione non sono stati costruiti pensando ai cicloturisti... e sono tutt'ora gestiti, specie i tre o quattro piu' famosi, prima di tutto in funzione dei turisti che viaggiano con la formula tutto compreso, dove persino la consistenza del gruppo -una cinquantina, quanti ne carica un pullman GT- e' gia' stabilita in partenza. Il vantaggio e' che, non appena ci si allontana dagli itinerari prestabiliti, e dunque prevedibili, del turismo organizzato, si possono ancora avere delle piacevoli sorprese, come quella di scoprire angoli ancora tutto sommato abbastanza intatti in una delle regioni francesi piu' cariche di storia. Blois, punto di partenza di questo itinerario, ha storia in
abbondanza. Tra i personaggi la cui memoria e' legata a questa cittadina, ci
sono ad esempio quelli resi noti al grande pubblico dal film "La
Regina Margot". La miglior veduta di Blois si ha attraversando la
Loira, che con la sua ampiezza in questo punto costituisce una sorta di
palcoscenico naturale. Un circuito con partenza ed arrivo a Blois permette di
visitare alcuni castelli tra cui l'arcinoto Chambord, grandiosa dimora
di Francesco I, nel cui immenso parco anche i ciclisti per una volta non si
sentiranno molto sacrificati. Nemmeno noi abbiamo resistito alla tentazione
di un volatone finale su uno dei vialoni di ingresso. Si prosegue in
direzione di Cheverny, una dimora seicentesca dall' aspetto classico
la cui sobrieta' tradisce pero' un lusso raffinato... che si riflette anche
nel costo del biglietto d'ingresso, per cui noi proseguiamo, in mezzo ad una
campagna soleggiata, placida anche a livello... di dislivello, magari forse
un tantino monotona per i pedalatori un po' piu' aggressivi. Una deviazione
prima di rientrare a Blois permette di visitare il castello di Beauregard,
e apprezzare in perfetta tranquillita' il fascino discreto del suo ampio
parco, evidentemente ignorato dai turisti dei torpedoni.
La seconda tappa del viaggio costeggia la Loira, e porta dapprima a Chaumont, altro castello che si apprezza soprattutto dall'esterno, sia per la posizione, su un poggio che domina la Loira, che per il parco, (dove tigli, cedri e conifere di varie specie torreggiano perfino rispetto alla mole stessa della costruzione), sia infine per l'edificio stesso, il castello piu' simile ad un castello che sia dato immaginare. Si risale in sella per arrivare ad Amboise, cittadina molto graziosa ma anche, ahime', punto di convergenza del traffico turistico, attirato dall' ennesimo castello, (integrato, come a Blois, nella struttura urbana, in posizione dominante sulla citta' e sulla Loira), e dalle testimonianze legate a Leonardo da Vinci, che trascorse qui gli ultimi anni della sua vita, nella dimora messagli a disposizione da Francesco I, il Clos Luce'.
La tappa seguente e' molto breve per dare il
tempo di visitare Tours, citta' principale della regione, nonche'
esempio perfetto di cittadina di provincia francese, che si puo' cominciare
ad apprezzare proprio partendo dai suoi abitanti, approfittando dell'
occasione per rivedere radicalmente i pregiudizi che qualcuno potrebbe
nutrire nei confronti dei nostri cugini d'oltralpe. "Les
Tourangeaux" hanno il solo difetto di chiamarsi con un nome
impronunciabile perfino per loro... per il resto sono cordiali, simpatici e
oltremodo ospitali. La citta', dal canto suo, non manca di attrazioni e punti
di interesse. Oltre a quelli legati ovviamente al suo patrono, il vescovo Martino
(il San Martino della leggenda, ma anche, in prospettiva storica,
l'iniziatore del monachesimo in Francia), ci sono la Cattedrale St.Gatien,
capolavoro gotico, e il vecchio centro medievale, con le sue case dalle
facciate di legno scolpito, le cui stradine, oggi zona pedonale, sfociano
nella centralissima e animatissima Piazza Plumereau.
La tappa successiva soddisfa ugualmente il ciclista (finalmente), e chi non si e' ancora stufato di castelli. Oltre a qualche altro interesse, ad esempio quello per la botanica, magari frustrato solo dal fatto di non avere a disposizione le settimane che occorrerebbero per esaurire la visita degli incredibili giardini del castello di Villandry, dove i cartellini che riportano i nomi delle diverse specie vegetali sono talmente numerosi da far venire in mente lo schedario di una biblioteca. In un paesaggio dove comincia timidamente a comparire qualche saliscendi (per gli amanti del genere), si incontrano, di qua e di la' dalla Loira, ancora castelli (ti pareva...), quello di Langeais, un po' tetro, e quello di Usse', addossato ad un poggio fittamente alberato presso la confluenza dell' Indre a della Loira: ambientazione romantica con quel tantino di ipnotico che occorre per avvallare la tradizione secondo la quale Perrault vi avrebbe ambientato La Bella Addormentata.
A questo punto ci allontaniamo dalla Loira in direzione sud, ed incominciano i primi veri strappetti. Da questo punto in poi, la strada non avra' piu' neanche un tratto perfettamente orizzontale... ne guadagna il paesaggio, ed anche la gamba per chi e' allenato. Non manca molto comunque per arrivare a Chinon dove si conclude la tappa. Anche Chinon ha il suo "lungofiume", anche se il fiume in questione non e' la Loira, una volta tanto, bensi' la Vienne. Del suo castello non rimane molto, ma a questo punto lamentarsene sarebbe patologico... Oltretutto, non per questo mancano gli spunti storici, anzi... Chinon ospito' la corte al tempo della guerra dei cent'anni e fu qui che Giovanna d'Arco si incontro' con il futuro re Carlo VII, e riparti' poi per liberare Orleans (se lo dimenticate quando arriverete qui ve lo ricorderanno...).
Motivi di interesse storico, artistico, assieme ad alcuni dei paesaggi in assoluto piu' belli dell' intera regione, suggeriscono una puntata alla Abbazia di Fontevraud, immenso complesso di edifici monastici che si sviluppa attorno alla monumentale chiesa romanica, al quale fu legata Eleonora di Aquitania, (la dama piu' cantata dai trovatori), le cui spoglie riposano nell' abbazia accanto a quelle del marito , Enrico II (il re di Inghilterra famoso per aver fatto a Tommaso Beckett un offerta che quest'ultimo non pote' rifiutare... pur avendoci provato) e del figlio Riccardo Cuor di Leone. Si ritorna a Chinon attraversando colline di cui l'abbondanza non deve meravigliare considerato che questo e' il paese di Rabelais, che nacque da queste parti, e che queste campagne dovevano, nella sua immaginazione, soddisfare l' appetito dei suoi celebri personaggi Gargantua e Pantagruel.
Con una inversione
di rotta di 180 gradi inizia il cammino di ritorno a Blois, in due tappe dove
il clou e' rappresentato dalla visita di altrettanti castelli, tra i piu'
famosi del Val de Loire: Azay-le-Rideau e Chenonceau. Cosa dire
di questi che non sia gia' stato detto? Che in nessuno dei due si puo'
entrare in bicicletta (neppure nel parco) e che, specie nel primo, sono
famosi gli spettacoli di son et lumière, anche perche' qui si possono
apprezzare benissimo rimanendo fuori, evitando di pagare il biglietto di
ingresso (basta uscire dal paese sulla rue Nationale tenendosi il
castello sulla sinistra). Fino a Chenonceau le strade sono abbastanza
affollate, ma poi il traffico turistico devia di nuovo verso Amboise, e
tornando a Blois si percorrono di nuovo strade di campagna poco frequentate,
che attraversano bucoliche frazioncine e un paio di paesi piu' grandi
abbastanza interessanti, Montrichard e Pontlevoy, quest'ultimo
sede della omonima abbazia.
Per
visitare la pagina del viaggio in Bretagna clicca qui’.
NOTA: questo viaggio e' stato
organizzato da Panda Trek, associazione milanese affiliata al WWF.
Questa nota vuole essere innanzitutto un ringraziamento agli amici di
Panda Trek ed in particolare a Elio e Monica, e in secondo
luogo una precisazione: questa pagina non ha fini commerciali anche se
il sottoscritto ha collaborato in modo del tutto occasionale
all’organizzazione dei viaggi di Panda Trek. Rispondero' individualmente a
titolo strettamente personale e privato a chi mi chiedera' via e-mail notizie
su come contattare Panda Trek. [Home Page]-|-[ Francia]-|-[ Irlanda]-|-[ Italia]-|-[ Germania]-|-[ Scozia]-|-[ Stati Uniti]
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